Cari amici, ecco una nuova puntata della rubrica “Tacco 12, no grazie. Piede e ginocchio salvi”. Oggi torniamo in sala operatoria con il nostro ortopedico di fiducia, il Dott. Alessandro Caprio per assistere a un intervento di correzione dell’alluce valgo, per tutti la classica dolorosa e antiestetica “cipolla”.

Lo ricordiamo: si tratta della deformazione dell’articolazione del primo dito del piede che si sposta verso le altre dita e sviluppa una fastidiosa sporgenza ossea a livello della testa del primo metatarso. Con il tempo l’alluce valgo porta a una compressione delle dita vicine causandone, a volte, la deformità a martello. In pratica, le falangi in questo caso si curvano verso l’alto in corrispondenza dell’articolazione centrale. La deformazione a martello, dunque, si presenta insieme alla patologia dell’alluce valgo come conseguenza di uno scorretto appoggio plantare. Non è solo un problema estetico ma è, soprattutto, un problema funzionale di biomeccanica del piede che non va trascurato.

Molte persone, però, ricorrono al medico solo quando il dolore picchietta forte. Il Dott. Caprio ci presenta la chirurgia mini-invasiva mista per la correzione dell’alluce valgo. Si tratta di una fusione tra la tecnica “percutanea” che viene effettuata attraverso piccole incisioni (dei veri e propri buchini) e la tecnica tradizionale “a cielo aperto”, che prevede le classiche incisioni. Il risultato è sorprendente e il recupero del paziente è veloce. Siamo pronti e vestiti di tutto punto per entrare nella sala verde con le nostre telecamere dove ci aspetta la paziente e la brava equipe del Dott. Caprio.

Assisteremo, insieme, all’intervento di correzione dell’alluce valgo e secondo dito a martello.

 

 

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