PIEDE PIATTO

Un piede è definito piatto se l’arco plantare è piatto, cioè se, quando si sta in posizione eretta, tutta la pianta tocca a terra.I piedi piatti sono un disturbo molto diffuso e normalmente non causano problemi. In alcuni casi, però, arrecano dolore al piede e possono provocare fastidi alle caviglie e alle ginocchia, in quanto viene alterato il corretto allineamento delle gambe.

Piede piatto nel bambino…

È normale che i bambini e i neonati abbiano i piedi piatti perché l’arco plantare non si è ancora sviluppato. Circa il 2% dei bambini al di sotto dei 2 anni di età presenta un appiattimento più o meno pronunciato della volta plantare, che si riduce spontaneamente dopo i 10 anni con il normale accrescimento fisiologico dell’apparato muscolo-scheletrico.

Se avete bimbi piccoli, osservate l’impronta che il bambino lascia dietro di sé quando cammina scalzo sulla sabbia o su una superficie che ne evidenzia la forma. Chi ha il piede piatto ha un’impronta più larga proprio nella parte centrale: questo è il segno dell’appiattimento della volta plantare. In una condizione fisiologica, invece, la parte centrale dell’impronta dovrebbe essere più assottigliata, proprio per il fatto che, in un piede normale, la volta plantare rimane sollevata e non schiacciata sotto il peso del corpo.

La valutazione dell’alterazione morfologica del piede spetta comunque solo al medico che, attraverso una radiografia eseguita in carico (cioè stando in piedi), può constatare la reale posizione delle ossa del piede e stabilire la migliore strategia terapeutica.

Piede piatto nell’adulto…

Nei soggetti adulti il piede piatto può presentarsi come conseguenza di un problema congenito non curato durante l’infanzia, oppure acquisito in seguito a un evento traumatico o a una patologia di tipo reumatico o neurologico.
Il sintomo principale è il dolore. Va sottolineato che il piede piatto può generare altre problematiche quali il ginocchio valgo o alterazioni a carico della colonna vertebrale.

Come si cura il piede piatto?

L’approccio terapeutico al piede piatto prevede numerose opzioni, dall’uso del plantare, che ha un’azione di sostegno e allevia i fastidi provocati dal piattismo, fino al ricorso all’intervento chirurgico di correzione.

L’intervento, mini-invasivo, consiste nell’applicazione di una vite, che, attraverso una micro-incisione, viene posizionata all’interno di una cavità del piede, tra l’astragalo e il calcagno. La vite si opporrà alla pronazione del calcalgno, facendo risalire la volta plantare e correggendo così la posizione del piede.