L’artrosi di ginocchio è una patologia degenerativa che interessa la cartilagine articolare del ginocchio che, consumandosi, provoca l’esposizione dell’ osso sottostante e quindi la deformità dell’ articolazione. E’ accompagnata da dolore, limitazione articolare, deformità che si aggravano con il passare del tempo e con l’età.

Cosa fare allora?

Innanzitutto bisogna fare diagnosi precoce, per cui, appena compaiono i primi sintomi, bisogna consultare uno specialista.

Dopo la visita si dovranno eseguire gli esami strumentali (radiografie, Rm, Tc)prescritti dallo specialista che poi valuterà la presenza o meno e la gravità della patologia e prescriverà la terapia più adeguata per ogni singolo caso.

 

Nei casi lievi (fase iniziale) si adotterà una terapia di tipo conservativo, che ha lo scopo di migliorare lo stato locale e quindi di ritardare un eventuale approccio chirurgico.

Questa terapia prevede:

– Attività motoria moderata per migliorare la mobilità articolare, la lubrificazione articolare e il tono muscolare, molto importante per la stabilità articolare.

– Cicli di fisioterapia che includono , massaggi, ginnastica muscolare, tecar e laser.

– Assunzione di integratori per la cartilagine (glucosaminasolfato, condroitin solfato, ac. ialuronico per os ecc. )

– Assunzione di antinfiammatori ( Fans )

– Infiltrazioni con acido ialuronico (esistono vari prodotti sul mercato )

– Infiltrazioni con PRP ( Plasma Ricco in Piastrine )

Nei casi più gravi, qualora la terapia incruenta non abbia sortito buoni risultati , la sintomatologia dolorosa non sia regredita, la deformità articolare sia aumentata e la mobiltà articolare diminuita, bisogna ricorrere alla chirurgia.

Si può, nei casi non eccessivamente gravi e in pazienti giovani (50 – 65 anni ), valutare un intervento di pulizia articolare mediante un’ artroscopia del ginocchio.

Trattasi di un intervento mini-invasivo: attraverso dei piccoli buchi si entra nel ginocchio con un’ ottica collegata ad una telecamera che mostra l’interno del ginocchio stesso dove, con piccoli strumenti, si può levigare la cartilagine e compattarla, ma la cosa più importante è che si possono valutare le reali condizioni della cartilagine ed eseguire la pulizia dell’articolazione. In alcuni casi, si possono eseguire innesti nel ginocchio di tessuto adiposo prelevato dal paziente nella stessa seduta operatoria .

Il tessuto adiposo contiene cellule totipotenti, che si differenziano nel luogo dove vengono impiantate, e svolgono un ruolo lubrificante e di rigenerazione della cartilagine. Bisogna però dire che non esiste un razionale clinico, per cui non bisogna aspettarsi esiti miracolosi da tale tipo di trattamento per il quale il paziente deve essere ben selezionato oltrechè consapevole che il risultato può non dare vantaggi di qualche rilevanza

Nei casi in cui la patologia sia avanzata, cioè quando il dolore è sempre presente, la mobilità articolare è diminuita, la deformità evidente e soprattutto la qualità della vita di relazione compromessa, bisogna ricorrere alla sostituzione protesica del ginocchio.

Ricordo a tutti che la prevenzione è alla base di una buona qualità della vita, quindi si raccomandano:

– buona alimentazione

– dimagrimento

– ginnastica dolce ( nuoto, bicicletta )

– non eccedere con sport agonistico

– evitare traumi

– consultare uno specialista appena compaiono i primi sintomi patologici.

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