Chirurgia mini-invasiva per la correzione dell’alluce valgo

Sono state recentemente introdotte delle tecniche chirurgiche innovative per curare il valgismo dell’alluce e le altre deformità delle dita e dei metatarsi, basate sull’uso di strumenti appositi (frese e piccoli bisturi) insieme agli strumenti tradizionali, che consentono di eseguire delle correzioni ottimali della deformità con incisioni cutanee minime.

Il Dott. Caprio ha sperimentato tra i primi in Italia la chirurgia mini-invasiva mista per la correzione dell’ alluce valgo. Va subito chiarito che queste tecniche non sostituiscono la chirurgia tradizionale, ma si affiancano ad essa, con notevoli vantaggi: si riducono le incisioni (e conseguentemente le cicatrici sono minori), la guarigione è più rapida, i dolori e gli edemi sono inferiori, consentendo una ripresa migliore del paziente, che sopporta psicologicamente meglio l’intervento.

Queste nuove tecniche, dette “mini-invasive miste”, nascono dall’uso della chirurgia c.d. “percutanea” insieme alla tecnica tradizionale “a cielo aperto”. La tecnica “percutanea”, oggi molto pubblicizzata, non risolve infatti da sola i problemi. Anzi, a volte li può complicare notevolmente: se usata in modo non corretto può danneggiare irreparabilmente le ossa, impedendo la possibilità di intervenire successivamente per riparare il danno. Il chirurgo, infatti, opera “al buio”, senza poter visualizzare l’interno della ferita e quindi può intervenire in modo eccessivo o, addirittura, sbagliato. In ogni caso, quando l’intervento riguarda una deformità importante, è necessario intervenire “a cielo aperto”.

Oggi, l’uso innovativo di entrambe le tecniche – “percutanea” e “a cielo aperto” – con un intervento quindi c.d. “misto”, permette di avvalersi di alcuni vantaggi della tecnica “percutanea” senza rinunciare alla sicurezza e all’affidabilità della tecnica “a cielo aperto”, con risultati positivi per il paziente, soprattutto in termini di minor dolore e di cicatrici ridotte o minime.

Come si è detto, però, occorre sempre verificare la portata della deformità per poter efficacemente usare questa nuova tecnica.